Obbrobrio non identificato sulla spiaggia Ringo e… altro. Cannistraci elenca

Redazione1

Obbrobrio non identificato sulla spiaggia Ringo e… altro. Cannistraci elenca

venerdì 09 Giugno 2017 - 14:53

C’è chi si mette in moto di buona lena alle 6 del mattino, magari per farsi una corsetta sulla pista ciclabile del litorale nord tra i villaggi Paradiso e Sant’Agata e cimentarsi in una nuova giornata. E c’è chi, con una semplice passeggiata, raccoglie osservazioni di porcherie, di oggetti pericolosi e detriti che sarebbero orripilanti alla vista e all’olfatto in qualunque costa del mondo e soprattutto fatti sgombrare. Invece, queste brutture sono in bella mostra in dei luoghi che dovrebbero essere invidiati e comunque ritrarre squarci di meraviglia come il parco Belfiore (in gergo definito Riviera Ringo), fiore all’occhiello del nostro territorio a vocazione turistica (sottolineiamo).

Il Consigliere della V Circoscrizione G. Marcello Cannistraci ha visto di tutto di più, come lo vedrebbe qualsiasi residente e quel che è peggio come non vorremmo che vedesse ogni singolo crocierista che si dirige nella zona nord per poter ammirare il panorama.

“Un mix di menefreghismo generale – commenta Cannistraci -. L’intemperanza e la maleducazione civile dei cittadini, viene mixata con il mancato rispetto del Comune, la inutile e quasi evanescente pulizia di MessinaAmbiente, la mancata scerbatura della ditta Ato 3, il bene placito dato dalla Capitaneria di Porto e quindi dell’Ente Portuale ai pescatori che ormai hanno preso piede in tutta la spiaggia, facendone uso quasi privato e levando il bene collettivo ai bagnanti”.

L’elenco degli aggiustamenti da fare a livello di igiene cittadina, di arredo urbano e di ottemperanza delle leggi è più lungo di quello della spesa.

Il consigliere del V Quartiere passa ai fatti con il repertorio fotografico:

– Sporcizia varia lungo il mio cammino, carte, cicche di sigarette, copertoni abbandonati, lattine, bottiglie di vetro rotte e sparpagliate lungo il percorso a terra e ancora peggio sopra i sedili di cemento, bottiglie di plastica di tutti i generi, sacchi ricolmi di immondizia, legni e pedane in ogni angolo, cassette per la frutta e qualsiasi altro oggetto che sporca e deteriora l’ambiente;

– Addirittura quasi all’altezza della chiesa del Ringo, a ridosso tra la spiaggia e il muro che costeggia la passeggiata, ci son accatastate delle grade tipo “Orsogrill” come se aspettassero di essere montate da un momento all’altro;

-Pali della luce, dove sono stati manomessi i carterini che proteggono i fili passanti all’interno per la relativa illuminazione, sicuramente in utilizzo improprio di qualche furbetto che usa la corrente Comunale per attivare il verricello e tirare la sua barca su per la spiaggia;

-Scritte con bombolette spray di vario colore su muri, su panchine, per terra ed in ogni spazio di questo luogo;

– Gazebi approntati con stracci vari in mezzo alle barche dai pescatori del luogo, dando luogo ad una brutta immagine di ciò che potrebbe essere un panorama bellissimo;

– Gazebi ammalorati lungo il percorso del parco, dando nota di degrado e di un inutile opera persa negli anni e mai sfruttata a dovere;

-Barche abbandonate, ammalorate, a pezzi, persino nei parcheggi appositi per le auto, in ogni spazio della spiaggia dove negli anni 70 sorgevano tre lidi uno più bello dell’altro (bagni vittoria, ecc.);

– Metri di ringhiere divelte ed asportate comprese di paletti di sostegno, sempre lungo la zona frequentata dai pescatori;

– Alberi che, con i loro rami ed il loro fogliame si trovano quasi a ridosso delle panchine in cemento;

– Il piccolo angolo dei bimbi con i loro giochi, ormai smontato e svanito nel nulla;

– Cestini per la raccolta dei rifiuti spariti chissà dove;

Il tutto contornato dallo spartitraffico che delinea la via Tranviaria combinato davvero un sudiciume di cartacce, sporcizia varia ed altro.

“Vogliamo questo dalla nostra città? Sono solo io che ho visto questo nella nostra città?” – denuncia Cannistraci-. Il rappresentante istituzionale non vuole più sentirsi l’unico vedente in mezzo a tutti i ciechi.