Parco dei Peloritani, UdC: “Scelta azzardata realizzarlo adesso”

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Parco dei Peloritani, UdC: “Scelta azzardata realizzarlo adesso”

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giovedì 08 Giugno 2017 - 08:15

Ultimamente i deputati messinesi all’Ars si stanno occupando di un tema che tocca da vicino la città dello Stretto, ovvero la realizzazione del Parco dei Peloritani. Andrebbe o no costruito? L’Udc messinese in merito non ha dubbi: questo Parco non sa da fare: “Preso atto della determinazione con cui parlamentari regionali messinesi di diversa estrazione (Rinaldi, Germanà e Formica) si stanno opponendo all’emendamento apportato alla Legge finanziaria mediante il quale l’onorevole Panarello (Pd) e altri intendevano dar vita in maniera surrettizia al cosiddetto “Parco dei Peloritani” e che due parlamentari messinesi firmatari del suddetto emendamento (Bernardette Grasso e Marcello Greco) avrebbero espresso la volontà di ritirare la loro firma, nell’auspicare che le suddette prese di posizione possano interrompere un percorso anche da noi non condiviso, ribadisce quanto segue: a) a nostro parere occorre fare una seria analisi su quelle che sono le priorità del territorio e verificare se tra queste rientra un eventuale nuovo Parco; b) effettuare a priori consultazioni con tutti i soggetti potenzialmenti interessati; c) ragionare su Statuto e perimetratrazioni; d) considerare scopi, obiettivi ed eventuali ricadute: turistiche, occupazionali ed economiche”.

Alla luce di tali considerazioni – conclude – appare pertanto chiaro che una operazione seria, quale la creazione di un parco, su un’area vasta e di grande pregio ambientale, quale è quella dei Peloritani, non può essere realizzata con un colpo di mano di fine legislatura e gestita da un Governo regionale che non sembra godere di una splendida forma. Ci rendiamo invece disponibili ad aprire un tavolo per un confronto ampio ed approfondito con tutte le forze politiche, i sindaci del territorio, le associazioni e gli operatori sulle priorità del territorio e sulla salvaguardia dell’ambiente, evitando comunque le tentazioni di prendere delle pericolose scorciatoie all’insegna di un ambientalismo di facciata”.