La Tari "spacca" Taormina: centinaia di richieste di annullamento

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La Tari "spacca" Taormina: centinaia di richieste di annullamento

redme |
mercoledì 07 Giugno 2017 - 13:00

Battaglia a tutto campo da parte della casa municipale per contrastare le richieste di annullamento delle cartelle Tari, che si riferiscono al servizio di smaltimento e raccolta dell’immondizia.
Una “deliberona” di Giunta ha dato mandato al sindaco, Eligio Giardina, di resistere, presso la commissione tributaria provinciale, alle richieste di annullamento, da parte dei contribuenti, delle cartelle relative ad un servizio considerato troppo oneroso per le proprie tasche da parte di privati cittadini e varie società. In tutto, nella stessa delibera, sono tredici i casi che debbono essere affrontati. In ballo vi sono 111mila euro di tassa sulla raccolta e smaltimento dei materiali di scarto ancora non versate.
Tra le cartelle più consistenti anche una da 18 mila, un’altra da 21mila e l’ultima da 27mila euro. A resistere sono, in questi casi così eclatanti, attività che cercano di risparmiare, se possibile, un pagamento che in qualche caso mette in difficoltà il bilancio delle aziende. Per resistere a queste richieste di annullamento delle bollette, gli uffici comunali hanno messo a disposizione oltre 13mila euro da destinare ad un legale o esperto che sappia interessarsi di ogni singolo caso.
Una situazione che testimonia come la Tari non sia molto amata dai contribuenti. La gestione del sistema dei rifiuti taorminese è affidato fino alla fine del mese a MessinAmbiente. Poi dovrebbe entrare in attività, per soli nove mesi, una società per la gestione provvisoria. Alla fine di questo momento di transizione potrebbe essere attivata la gestione definitiva.
Dopo il G7, che ha fatto percepire come la città con regole ferree sia stata un gioiello sotto ogni punto di vista, potrebbe riaprirsi la discussione sulla possibilità di pagare, in bolletta, per quanto realmente prodotto d’immondizia. Finora le bollette sono calcolate, invece, sui metri quadri di abitazioni, negozi ed alberghi. Molti comuni che tentano di applicare la raccolta differenziata hanno messo in atto, appunto, la Tarip, la tariffa puntuale che consente di pagare il servizio di raccolta rifiuti in base al volume della spazzatura indifferenziata prodotta.
Il bando di gara per l’Aro Taormina, la nuova società che il Comune di Taormina intende costituire per la gestione del servizio di raccolta rifiuti con un progetto di almeno sette anni, resta impantanato. Tra i nodi da sciogliere si trova il piano di gestione e le modalità di calcolo della nuova tassa. Si dovrà, procedere, dunque, ad avviare chiarimenti anche e soprattutto su questo aspetto del bando stoppato. Adesso, sulla questione di chi materialmente si occuperà di un servizio essenziale per la città, si sta vivendo un clima di incertezza.
La speranza, per tanti contribuenti, è che presto dalla tassa “a metri quadri” si passi alla Tarip “a peso”. Una modalità questa già attiva nel resto d’Europa. La tariffa viene modulata, appunto, in base a servizio, mezzi ed attrezzature che vengono impiegate dal servizio comunale di nettezza urbana.
Mauro Romano