Atm, ritorsioni ad esponenti OrSA. Si prepara sit-in Prefettura

Redazione1

Atm, ritorsioni ad esponenti OrSA. Si prepara sit-in Prefettura

lunedì 05 Giugno 2017 - 16:12

Stanno giocando col pane dei lavoratori che hanno l’ardire di manifestare dissenso”. Così, il Segretario Generale di OrSA Sicilia, Mariano Massaro, descrive la situazione un cui versano i dipendenti dell’Azienda Trasporti di Messina che hanno proclamato un sit-in mercoledì 7 giugno, alle ore 10 davanti il Palazzo del Governo, con una richiesta d’incontro al Prefetto di Messina, Francesca Ferrandino.

Causa della protesta è la constatazione di atti ritorsivi contro gli esponenti OrSA. Secondo Massaro, i tentativi di dialogo con la Direzione aziendale Atm sono andati ad esaurirsi, perché questa si è arroccata in posizioni “autoritarie” nel rapporto con la rappresentanza sindacale OrSA. interna all’azienda, nell’estrema prova di garantire la legittima agibilità sindacale dei nostri rappresentanti/lavoratori. “Per evitare risvolti di manifestazione sindacale che potrebbero compromettere la regolarità del servizio pubblico – continua la parte sociale – chiediamo al Prefetto di Messina l’opportunità di esporre i dettagli delle vessazioni mirate contro i sindacalisti dell’OrSA impiegati nella Municipalizzata”. Massaro sostiene che i dipendenti siano sottoposti a “sistematiche obiezioni pretestuose, chiaramente tese a raggiungere la sommatoria di provvedimenti disciplinari che contrattualmente autorizzerebbe l’azienda ad adottare sanzioni drastiche come la retrocessione nelle mansioni, fino al licenziamento”.

Il Segretario regionale dice che “la pretestuosità dei provvedimenti è ampiamente dimostrabile. Solo a mero scopo di esempio segnaliamo ripetute contestazioni a conducenti dei tram/bus aderenti all’OrSA che, a tutela della propria incolumità e di quella dei passeggeri di cui sono diretti responsabili, rientravano in deposito mezzi con disfunzioni che mettono costantemente in discussione la sicurezza e la qualità del servizio, ponendo giornalmente i lavoratori nella condizione di scegliere se garantire il servizio con mezzi inidonei o rischiare l’ennesimo provvedimento disciplinare”.

“Dopo le numerose contestazioni comminate prevalentemente ai lavoratori dell’OrSA, il Direttore Generale Foti ha paradossalmente ammesso tali disfunzioni. L’evidente contraddizione è sufficiente a dimostrare l’azione persecutoria contro i lavoratori aderenti al sindacato di Base che hanno il torto di non allinearsi all’impalcatura di consensi artatamente costruita intorno a questa direzione aziendale”.

I nostri militanti pagano lo scotto per aver denunciato alla Procura della Repubblica l’illegittimità della “chiamata diretta” del Direttore Giovanni Foti che per assumere l’incarico non ha affrontato il concorso pubblico previsto nello statuto Atm; senza mezzi termini, hanno denunciato la torbida intesa con la Gtt di Torino che ha portato a Messina BUS destinati alla rottamazione; continuano ad affermare che l’apparente rilancio dell’azienda è solo frutto dell’arrivo fortunoso di sovvenzioni intercettate da precedenti amministrazioni comunali e direzioni aziendali e nonostante la pioggia di denaro pubblico proveniente dal Comune e dalla Regione il bilancio aziendale e tutt’altro che risanato.

“I rappresentanti dell’OrSA hanno denunciato pubblicamente favoritismi, nepotismi e carriere veloci in Atm di soggetti segnalati dalla politica e dal versante sindacale, alla luce dei fatti sembra che qualcuno voglia fargliela pagare e prova a mettere il bavaglio al dissenso, creando panico con la minaccia di licenziamento al Segretario Provinciale dell’OrSA per sommatoria di provvedimenti disciplinari. Punirne uno per educarne 100? Sarebbe sufficiente porre la giusta attenzione ai repentini avanzamenti di carriera, anch’essi ampiamente annunciati, di rappresentanti di altre sigle sindacali per capire come in Atm fino ad oggi si sia garantita la pace sociale”.

La stessa OrSA a suo tempo fu definita “sindacato illuminato” dal direttore Foti che regolarmente convocava alla trattativa questo sindacato di base, allora rappresentato da soggetti che in modo innaturale si allinearono a dinamiche che l’OrSA. rifugge per statuto; ristabiliti gli equilibri con la sostituzione dei rappresentanti OrSA in Atm si è subito innescato lo scontro suggellato da chiari atti ritorsivi contro i lavoratori aderenti a questa sigla.