Delibera affidamento MessinaServizi, Signorino ricorre ai chiarimenti

Essendosi arenata ancora una volta ieri sera in Consiglio comunale con un novo appuntamento stabilito per oggi pomeriggio, l’Amministrazione vuole fugare ogni dubbio attraverso la voce dell’assessore al Monitoraggio del Piano di Riequilibrio Guido Signorino sulla delibera che riguarda il passaggio del contratto di servizio dalla Messinambiengte alla MessinaServizi Bene Comune. In particolare, l’elemento su cui si pasticciano “i più neri pensieri” ( da parte della quasi maggioranza dei consiglieri comunali) di bancarotta o di impossibilità di spostare i beni da una parte all’altra delle due realtà imprenditoriali di gestione rifiuti si poggia sul rapporto tra il provvedimento in discussione e la procedura concordataria che interessa Messinambiente.
Le modalità dell’assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei RSU vengono descritte e scandite dal concordato di Messinambiente che “non ha refluenza su MessinaServizi e sulla sua esposizione finanziaria”.
“Tecnicamente, tramite l’affidamento del servizio alla nuova società – fa sapere Signorino – , si configurerebbe la continuità indiretta (gestita da un soggetto terzo) dell’attività aziendale, come previsto dall’art. 186-bis della legge fallimentare e qualunque atto di gestione delle risorse della società avrebbe luogo dietro autorizzazione del Tribunale. I lavoratori transiterebbero alla nuova società secondo gli appositi accordi con i Sindacati e secondo la vigente normativa. Tali accordi non prevedranno l’accollo di debito finanziario da parte di MessinaServizi, che non subirebbe alcun pregiudizio in ordine al suo merito creditizio.
Deliberare l’affidamento a MessinaServizi è la coerente conseguenza della costituzione di questa società, decisa dal Consiglio appena tre mesi fa con l’unico scopo di gestire il servizio di igiene urbana in città”.
“Con questo atto si chiude finalmente il capitolo Messinambiente, dando attuazione all’indirizzo determinato con l’adozione in giunta (ancora nel novembre 2014) del “Piano di intervento ARO”, approvato poi dalla Regione nel maggio 2015 e infine dallo stesso Consiglio Comunale nel giugno 2016. La nuova società, libera dai vincoli di una gestione liquidatoria, potrà investire e rilanciare il servizio con una gestione rinnovata dei vertici aziendali, della disponibilità di mezzi e del modello organizzativo, in attuazione delle indicazioni del “Decreto-Madia” (DLgls 175/2016)”.

Redazione1

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