Anche la stampa scende in campo per salvare il Messina

Redazione MessinaOggi.it

Anche la stampa scende in campo per salvare il Messina

giovedì 01 Giugno 2017 - 12:24

La stampa locale testimonia la propria vicinanza alla storica compagine calcistica simbolo della città. In un momento buio e ricco di incognite per l’Acr Messina, alcuni giornalisti messinesi si sono affidati ad una lettera aperta per manifestare il proprio supporto alla causa della società guidata dal presidente Franco Proto, aggiungendovi anche un gesto simbolico e significativo quale la sottoscrizione dell’abbonamento che verrà poi donato, tramite la Caritas Diocesana, alle famiglie meno abbienti.

“Da giorni raccontiamo attraverso le testate giornalistiche che rappresentiamo la necessità che tutta la città partecipi alla difficile operazione di salvataggio dell’ Acr. Oggi abbiamo deciso di fare qualcosa di più. Ciascuno di noi sottoscriverà un abbonamento, che verrà poi donato alla Caritas Diocesana a cui spetterà, grazie alla condivisione preziosa di padre Giuseppe Brancato, il compito di individuare le famiglie più disagiate del nostro territorio a cui regalare ciascuna tessera. Uno scatto, un segnale, un auspicio. La speranza è che questa iniziativa possa fungere da stimolo ad altre categorie ed ordini professionali che, come la nostra, avvertono forte il senso di appartenenza alla comunità che trova una delle sue espressioni più autentiche nel legame identitario con la principale società calcistica cittadina. Lanciando un chiaro ed inequivocabile segnale di compattezza, fondamentale per vincere la sfida dei conti per poi tornare ad emozionarci e ad esaltarci per quell’amore che unisce e porta il nome di MESSINA”.

Antonio Bille’, Rosaria Brancato, Marco Capuano, Sebastiano Caspanello, Francesco Certo, Sergio Colosi, Mauro Cuce’, Reno De Benedetto, Giovanni De Francesco, Pietro Di Paola, Lillo Guglielmo, Maurizio Licordari, Davide Mangiapane, Gaetano Mangione, Giuseppe Marino, Fabio Mazzeo, Gregorio Parisi, Antonio Perna, Emanuele Rigano, Piero Rizzo, Giovanni Sofia, Francesco Triolo.

La lista è aperta ai colleghi che vorranno unirsi.