Un canto mediterraneo, emozioni in crescendo

Maria Antonella Saia

Un canto mediterraneo, emozioni in crescendo

lunedì 29 Maggio 2017 - 14:50

Un tripudio  di applausi ha salutato Un canto mediterraneo, spettacolo cardine della rassegna barcellonese ideata dal direttore, nonché regista e attore Sergio Maifredi, andato in scena ieri sera al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto.
Una performance unica e irripetibile nel suo genere, che  sotto l’attenta guida del grande Mario Incudine e del maestro concertatore Antonio Vasta  ha portato  sul palco del teatro barcellonese tutte le più grandi eccellenze musicali della Città del Longano. Più di cento gli artisti in scena come il duo di chitarra classica Imbesi – Zangarà, Valeria Di Brisco, il Piccolo Coro di voci bianche guidato da Salvina Miano e tanti altri ancora,  che hanno dato vita ad un sogno.

Abbattuta, infatti, la quarta parete, perenne incubo di tutti gli artisti che si esibiscono dal vivo, lo spettacolo  ha dato vita ad un qualcosa  che ha generato una grandissima  emozione  per tutti i presenti, un continuo dare e ricevere dagli artisti al pubblico e viceversa.
Per una  sera è stato eclissato ogni tira e molla politico in favore di qualcosa di più grande,  che accomunando  una cospicua rappresentanza della popolazione barcellonese, circa 800 presenze in sala,  e rasentando l’ennesimo sold out dall’inizio della rassegna teatrale, ha dato vita ad uno spettacolo improntato su un programma  che ripercorreva tradizioni e valori dell’intera  Trinacria.   Perché  la Sicilia non può e non deve  essere ricordata e rappresentata più come “terra di mafia, delinquenza e disoccupazione, ma si dia piuttosto il via  a rendere viva la sua primordiale funzione di  genitrice di grandi valori e cultura”. Queste le parole  con cui il cantautore Mario Incudine ha voluto salutare il pubblico barcellonese.

Ad impreziosire ulteriormente l’evento la mitica voce degli Avion Travel Peppe  Servillo, che oltre  ad interpretare i grandi  successi della tradizione siciliana, ha riproposto buona parte del repertorio musicale  che fu del grande Domenico Modugno, accrescendo ancor di pù, se  possibile, l’emozione del momento.
Un evento questo che rimarrà indelebile nei ricordi del pubblico e che, come precedentemente auspicato dal direttore artistico Maifredi, ha  incarnato, facendoli vibrare di autentica emozione, i valori di appartenenza alla propria terra, fratellanza e condivisione.
Con questo spettacolo ci si avvia a grandi passi  verso la fine di una rassegna che, seppure in modi diversi, ha  regalato al pubblico grandi e intense emozioni e altresì  rinnovato la fiducia nel futuro culturale di Barcellona Pozzo di Gotto.