La Mandragola conquista il Mandanici

Ancora una volta il Teatro Placido Mandanici  si conferma quale fulcro incontrastato della vita culturale di Barcellona Pozzo di Gotto. Lo dimostra il  grandioso successo registrato  dalla Mandragola, commedia di Niccolò Macchiavelli, reinterpretata, su soggetto del compianto Professore Antonino Rizzo, dalla compagnia teatrale I Tiatranti.

La storia è quella nota di Callimaco innamorato   di Lucrezia, moglie dello sciocco dottore in legge messer Nicia. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola (da qui il titolo della commedia), ma il primo che avrà rapporti con lei morirà. Ligurio trova presto una geniale soluzione: a morire sarà un semplice garzone, cosa che tranquillizza parzialmente Nicia, il quale resta comunque perplesso, visto che qualcuno dovrà giacere con sua moglie. Naturalmente Ligurio ha pensato all’amico Callimaco, che spasima per Lucrezia: infatti non vi sarà nessun garzone come vittima predestinata, bensì sarà lo stesso Callimaco a travestirsi da tale. In una famosa e molto divertente scena, il garzone-Callimaco viene colpito e portato a casa di Nicia, e poi infilato nel letto insieme a Lucrezia. Questa, che nel frattempo è stata convinta a consumare il rapporto adulterino da fra’ Timoteo, accetta, e nel momento in cui scopre la vera identità di Callimaco, acconsente alla fine a diventare sua amante. Dopo la notte degli inganni, riassunte le sembianze del medico, Callimaco ottiene dall’inconsapevole Nicia, contento della futura paternità, il permesso di abitare in casa sua e quindi di godere, non visto, delle grazie di Lucrezia.

Diretta e interpretata  da Natalino  Ingegneri,  sul palco  un grandioso cast capitanato appunto  da lui,  al quale si  affiancano Mario Foti, Salvatore Stagno, Danila Ruvolo, Angela Pazzano, Francesco Pirri, Concetta Fazio, Chiara Sorbera, Davide D’Amico, M.Grazia Sturniolo e Maria Trio (Soprano). A completare l’allegra brigata   anche gli studenti dell’ITET Enrico Fermi, presieduta dalla dirigente Antonietta Amoroso, ed il corpo di ballo della Sicilia Danza, che  hanno regalato  alla commedia vivacità brio  e leggerezza ad una commedia che ha conquistato il pubblico sin dalle prime  battute.
Per la prima volta da quando il teatro è tornato  sotto l’egida della città  del Longano la commedia d’autore entra nel tempio della cultura barcellonese ed è subito un grande successo.

Maria Antonella Saia

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