I marrunati di Giufà: commozione e allegria s'intrecciano

Maria Antonella Saia

I marrunati di Giufà: commozione e allegria s'intrecciano

domenica 28 Maggio 2017 - 13:12

Ancora un trionfale successo, domenica scorsa, per la Stagione Quinteatro  diretta dal regista  e attore Giuseppe Pollicina e  organizzata da Le Alte Terre di Mezzo in compartecipazione con il Comune di Milazzo.
In scena il bravissimo Cosimo Coltraro, che insieme a Laura Giordani, Gianluca Barbagallo e Agata Castorina hanno dato vita e spessore a I Marrunati di Giufà, pièce tratta dai racconti di Pitrè,  emozionando il pubblico e facendolo ridere fino alle lacrime. Dopo lo  spettacolo con la stessa  professionalità che da sempre lo caratterizza, Cosimo Coltraro ci  ha concesso una breve intervista:
Quale  aspetto di quest’antica favola l’ha affascinata di più?
L’aspetto folkloristico… è chiaro che Giufà ha avuto modo di esser raccontato in diversi modi nel suo agire e nel suo rapportarsi con il prossimo,a secondo della tradizione in cui viene rappresentato…ma nella tradizione siciliana è lo specchio di noi siciliani, Giufà è come il popolo di Sicilia che vende il frutto del suo lavoro ad una statua pensando che quella gli può rispondere (chiaro riferimento ai politici)… quindi,vivere la vita di Giufà,nei racconti assemblati da Pitrè è come vivere la storia di noi siciliani
Ritiene  che la spontaneità e la genuinità che caratterizza questo personaggio possano ancora essere ritenuti valori aggiunti nei quali specchiarsi al giorno d’oggi?
Beh,come detto prima,la genuinità di Giufà è commovente ma anacronistica,difficile ritrovare oggi cotali pregi,in un sol colpo,ad un essere vivente 3.0… oggi siamo tutti ferrati,spittognoli,come si suol dire,figli di internet… spontaneità e genuinità sono sostitui1ti da eroi da tastiera e sentimenti da chat!
Sulla base di quali criteri sceglie il cast per i suoi lavori teatrali?
Tante volte,purtroppo,mi faccio guidare dall’istinto. Dico purtroppo,perchè poi mi ritrovo carenze artistiche,caratteriali e quant’altro a cui non so come rimediare…Comunque,c’è da dire che la maggior parte degli attori che scelgo, a parte la competenza e la professionalità,sono amici con cui ho condiviso altri percorsi artistici e so benissimo di potermi fidare.
A quale tra i tanti personaggi  che ha interpretato, durante  tutta la sua carriera,  si  è sentito più  legato e perché?  
Ogni personaggio interpretato mi ha portato ricchezza e consapevolezza,dirtene uno in particolare sarebbe come “offendere” gli altri…quel che posso dirti,con orgoglio,che qualunque personaggio ho interpretato,negli ultimi 15 anni(non te lo dico a caso perchè cominciava la mia maturazione artistica),mi son sentito dire “Vabbè,quello eri tu,tu sei così…” e parliamo di personaggi diversissimi tra loro… quindi… grandissimi complimenti!