Immobili comunali, Gioveni: "Si faccia chiarezza sulla loro gestione"

redme

Immobili comunali, Gioveni: "Si faccia chiarezza sulla loro gestione"

redme |
martedì 08 Gennaio 2019 - 11:19

La diffida di sfratto da parte dell’Iacp ad una associazione per disabili, se sotto il profilo della legittimità può ritenersi sacrosanta alla luce della considerevole morosità pregressa maturata dalla stessa associazione, sotto il profilo sociale rappresenta un dramma rispetto al quale la politica ha il dovere di porsi con i giusti strumenti risolutivi”. È quanto afferma il consigliere comunale Libero Gioveni, mostrandosi preoccupato per l’ennesimo episodio che colpisce le categorie più deboli. È infatti recente la notizia che ruota attorno a “Meter e Miles” e “Acca Gaia”, due associazioni che da anni si occupano di assistenza ai disabili e ai soggetti svantaggiati che si son viste ricevere un’ingiunzione di sfratto da parte dell’Istituto autonomo case popolari di Messina per via delle considerevoli morosità maturate nel corso del tempo (si parla di 22 mila euro di pigioni da corrispondere all’Iacp).

Dopodiché il consigliere comunale coglie l’occasione per discutere di un’ulteriore problematica: quella della gestione degli immobili comunali. “Mentre si sfrattano i disabili da quelli dell’Iacp, si faccia chiarezza sulla gestione di quelle comunali!“, afferma al riguardo, aggiungendo poi: “Infatti, a differenza dell’Iacp che periodicamente vara dei bandi per l’affidamento a terzi delle proprie botteghe, – spiega Gioveni – il Comune non si adopera quasi mai in tal senso per i propri immobili sfitti.

Ho chiesto a più riprese nella scorsa consiliatura – ricorda il consigliere – di effettuare un capillare censimento che attesti il numero reale dei locali disponibili, quanti risultino affittati e a quanto ammontino gli introiti percepiti da Palazzo Zanca, ma dispiace constatare che, pur avendo approvato in Consiglio Comunale in data 14 settembre 2017 il Regolamento sulla gestione del patrimonio immobiliare, nulla sembra essere cambiato rispetto a questa poca trasparenza sugli atti.

“Pertanto – conclude Gioveni – a prescindere dalla volontà dell’Amministrazione De Luca di creare una nuova società partecipata che gestisca e valorizzi gli immobili dell’Ente (rispetto alla quale tuttavia ho delle profonde riserve), urge dare risposta alla crescente domanda di associazioni o ditte individuali che vorrebbero utilizzare locali comunali per le più disparate finalità, anche perché tale percorso potrebbe certamente dare nuovo ossigeno alle casse comunali che in questo settore sono state sempre in rosso”.