quiNteatro: un weekend all'insegna delle belle emozioni con Eccomè – un megalomane da 35 anni sul palco e i racconti di Harold Pinter

Maria Antonella Saia

quiNteatro: un weekend all'insegna delle belle emozioni con Eccomè – un megalomane da 35 anni sul palco e i racconti di Harold Pinter

giovedì 03 Gennaio 2019 - 20:25

Strepitoso successo per il weekend targato quiNteatro andato in scena venerdì scorso al Teatro Trifiletti di Milazzo e iniziato con  i festeggiamenti per i 35 anni di carriera del regista Giuseppe Pollicina, culminato nello spettacolo dal titolo EccoME – un megalomane da 35 anni sul palco; anni nei quali si sono susseguiti numerosi spettacoli teatrali, interpretazioni cinematografiche e collaborazioni dal profondo contenuto sociale con l’Associazione  Culturale Fidapa e  i ragazzi dell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto.

A dare  il via alla serata  i ragazzi dell’Accademia Cinematografica Fucinema,    che, in un’atmosfera quasi surreale, hanno dato vita al III° atto  dell’Amleto. Numerosi gli amici  intervenuti per celebrare la carriera di un’artista a 360°, che sul  palco prima ancora del talento mette davanti a sé il cuore. Numerosi gli amici così come numerose sono state  le emozioni che si sono susseguite alternando la contagiosa allegria di Aggiungi un posto a tavola al fiabesco incanto di Cenerentola 2.0 e all’emozionante  monologo di Zac, che racconta la complicata  esistenza dei registi.
Tantissime, dunque, le emozioni che si sono  vissute al Teatro  Trifiletti; emozioni che sono continuate anche il giorno dopo con  lo spettacolo dal titolo C’è qualcuno alla porta, prodotto dalla Sir Luis Production e inserito nel cartellone della Stagione quiNteatro diretta dal regista Giuseppe Pollicina e organizzato da Tali Arti di Tania Alioto in collaborazione con il Comune di Milazzo.

Fil rouge dello spettacolo, suddiviso in due atti e ispirato ai racconti di Harold Pinter, è  stato l’equivoco che nel Calapranzi.  diretto da  Andrea Lucchetta,  ha portato due incalliti  killer a sbagliare il luogo dove avrebbe dovuto consumarsi  l’efferato omicidio, cosicché quello avrebbe dovuto un thriller si è trasformato in una tragicommedia; mentre in Vecchi Tempi, diretto da Luigi Siracusa,  la vita di una coppia, sconvolta dall’equivoco, ha avuto un decorso diverso da quello che avrebbe dovuto avere. Uno spettacolo, questo,  che ha lasciato nello spettatore la consapevolezza  di quanto gli  equivoci possano talvolta far cambiare la direzione della nostra vita.

Ancora una volta  le assi di un palcoscenico sono stati silenziosi testimoni delle varie sfumature della vita, che di attimo in attimo cambia colore suscitando emozioni sempre  diverse, sempre più forti e sempre più vere.