Fuga di migranti dalla caserma Gasparro, Cacciotto e Gioveni chiedono un piano di sicurezza

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Fuga di migranti dalla caserma Gasparro, Cacciotto e Gioveni chiedono un piano di sicurezza

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mercoledì 31 Gennaio 2018 - 10:00

Caos e paura per le strade di Camaro S. Luigi. Decine di migranti sarebbero fuggiti dalla caserma Gasparro di Bisconte, seminando il panico tra i residenti. È quanto si può apprendere in un esposto indirizzato all’Amministrazione dai consiglieri Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, i quali affermano di essere stati allertati dagli abitanti del luogo riguardo ad una fuga di massa di migranti che sarebbe avvenuta stanotte, intorno alle quattro. 

Alcuni residenti che ci hanno allertato alle prime ore di stamattina si sono terrorizzati, – spiegano i due – anche nel tentativo di richiamare qualcuno dei fuggiaschi che, scavalcando il muro perimetrale della caserma, è precipitato sulle autovetture parcheggiate a ridosso del muro!

Gli scriventi esprimono, oltre che una grande preoccupazione per l’episodio che ha determinato adesso la presenza in città di almeno una trentina (e forse più) di persone assolutamente libere delle quali non si conoscono le reali intenzioni, anche rammarico e disappunto rispetto agli impegni assunti in Prefettura sugli interventi strutturali e di maggior controllo a garanzia della popolazione di Camaro S. Luigi e Bisconte, di fatto disattesi!”.

Ritrovare non solo i fuggiaschi, ma rafforzare anche i controlli attraverso la definizione di un piano di sicurezza è quanto chiedono ora i due consiglieri per evitare che si ripetano episodi del genere. “Sollecitiamo con carattere di massima urgenza – si legge alla fine della nota – ognuno per la parte di propria competenza, ad attivare tutte le procedure finalizzate a ricercare e recuperare le persone fuggite in massa dalla caserma; rafforzare e presidiare il territorio con una maggiore presenza di forze dell’ordine; eseguire tutti gli interventi strutturali e di adeguamento all’interno della caserma Gasparro con particolare priorità alla realizzazione di una rete di recinzione invalicabile sopra il muro di cinta della struttura militare; rafforzare i controlli notturni fuori e dentro la caserma; rappresentare al Ministero gli ennesimi fatti incresciosi avvenuti a tutela della popolazione residente affinché si individuino soluzioni alternative; e chiediamo altresì un nuovo incontro in Prefettura affinché si definisca una volta per tutte un piano di sicurezza per i residenti della zona, estremamente preoccupati per l’ennesimo grave episodio avvenuto”.