MessinAccomuna rilancia il tema del secondo Palagiustizia

Redazione

MessinAccomuna rilancia il tema del secondo Palagiustizia

venerdì 15 Marzo 2019 - 18:33

Si è tenuta oggi presso la Sala Ovale del Comune di Messina una conferenza stampa del laboratorio di partecipazione civica MessinAccomuna.  Presentato il logo del movimento, donato dal vignettista Vauro Senesi, e fatto il punto sul lavoro del laboratorio sul secondo Palagiustizia.

Partendo dal progetto dell’amministrazione Accorinti, in accordo con il Ministero della Giustizia, Ministero della Difesa ed Agenzia del Demanio, il laboratorio ha preso in esame i fitti passivi corrisposti annualmente per un totale di 1215781,67 euro. In questo contesto si rileva un bando di evidenza pubblica del Ministero della Giustizia (29 gennaio 2019) relativo all’indagine di mercato per la ricerca di immobili da acquisire in locazione passiva per un totale di 4455 mq (2050 mq per sez lavoro Corte di Appello ed uffici nep più 2405 mq per gli uffici del giudice di pace).

Da quanto emerge dallo stesso, è stato fissato per la prima volta a livello cittadino, un tetto massimo di euro 8/otto a mq per il canone di locazione mensile. Questo dato risulta ancora più significativo se rapportato alle attuali condizioni dei contratti vigenti che prevedono un’oscillazione del costo dei fitti tra i 3/tre (da parte di Enti Pubblici) sino ai 12/dodici > 30/trenta euro al mq da parte di privati. A tal proposito il movimento ha voluto ribadire quanto risulti oneroso il ritardo rispetto all’avvio dei lavori di adeguamento dei locali dell’ex ospedale militare (caserma Scagliosi) che avrebbero permesso, dopo oltre 25 anni, di ovviare ai disagi relativi alle attuali condizioni con oltre 35000 mq dei quali 12000 coperti che sarebbero già stati idonei ad assorbire le metrature dei due bandi del Ministero della Giustizia con un risparmio di quasi un milione di euro annuo.  

Durante la conferenza stampa MessinAccomuna ha inoltre relazionato sull’attività di accesso agli atti compiuta dai propri membri dalla quale è emerso che allo stato degli atti nessun progetto alternativo all’ex ospedale militare risulta immediatamente cantierabile. Risulta dunque inspiegabile l’ulteriore perdita di tempo, con relativi disagi per il mondo giudiziario e spreco di risorse pubbliche, che sembra perpetrarsi, arricchendo la già travagliata e lunga storia del secondo Palagiustizia di questo ulteriore nuovo tassello.

L’attività del laboratorio, inoltre, continuerà a vigilare ed intervenire sulla questione al fine di stimolare il dibattito sull’esistente e la partecipazione dei cittadini sul tema.