“Se nei prossimi quindici giorni non si arriverà alla conclusione della questione avvierò le procedure di licenziamento collettivo e consegnerò la mia fascia azzurra di Sindaco della città metropolitana di Messina al Prefetto”. È quanto affermato dal sindaco metropolitano Cateno De Luca a margine dell’incontro con i dipendenti dell’ex Provincia che si è svolto questa mattina, ribadendo così le perduranti difficoltà finanziarie di Palazzo dei Leoni, tali da costringere il primo cittadino ad avviare il licenziamento collettivo dei dipendenti in caso di una mancata soluzione della questione.

“Così che venga qualcuno – prosegue De Luca – a gestire un Ente che, allo stato attuale, non fa altro che causare danno erariale perché oltre il 50% del personale non è nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro a seguito del blocco che stiamo subendo. Per quanto riguarda la parte finanziaria, non posso accettare di perdere oltre 330 milioni di euro per infrastrutture, scuole, messa in sicurezza del territorio a causa di un disavanzo tecnico di appena 12 milioni di euro causato dal prelievo forzoso per finanziare il debito pubblico, togliendo risorse, quindi, alla città metropolitana di Messina che, rispetto a tutte le altre città metropolitane della Sicilia, rischia di perdere questi 330 milioni di investimenti perché il patto che è stato sottoscritto pone in capo all’Ente la regia dei progetti del Masterplan, a differenza delle altre città metropolitane della Sicilia dove la regia è dei due comuni capoluogo”.

“Nel frattempo, – conclude il sindaco metropolitano – andiamo avanti con questa presa di posizione fino a quando non ci sarà un provvedimento che metterà in sicurezza, almeno per il triennio 2019-2021, il sistema delle ex Province siciliane”.