Ponte sullo Stretto, Articolo UNO: "Insensato parlarne. Pensare invece alla viabilità"

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Ponte sullo Stretto, Articolo UNO: "Insensato parlarne. Pensare invece alla viabilità"

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venerdì 01 Febbraio 2019 - 10:37

Come si fa ancora a parlare di ponte in un contesto in cui la viabilità primaria e secondaria è in condizioni vergognose?”. È quanto si chiede il coordinatore provinciale di Articolo UNO, Domenico Siracusano, con riferimento alle recenti dichiarazioni del sindaco Cateno De Luca, secondo le quali il primo cittadino sarebbe intenzionato a realizzare il nuovo Piano regolatore generale tenendo conto del Ponte sullo Stretto, opera attualmente inesistente né tantomeno prevista nei piani dell’attuale Governo nazionale. “Le reti stradali e ferroviarie – prosegue Siracusano – sono arretrate e pericolose, e la fragilità del suolo e il dissesto idrogeologico di coste e colline rappresentano una bomba ad orologeria per la sicurezza dei cittadini: si muore in autostrada e si muore di maltempo. In tal senso, le risorse andrebbero in primo luogo orientate ed impegnate in opere di salvaguardia del territorio come precondizioni per uno sviluppo possibile”.

In secondo luogo, – prosegue il coordinatore provinciale di Articolo UNO – occorre fondare la visione del futuro della città metropolitana di Messina su sviluppo sostenibile, riconversione energetica ed economia circolare, nella consapevolezza che i posti di lavoro “verdi” sono 10 volte superiori a quelli creati dall’economia tradizionale stando a un recente studio condotto dal centro per la ricerca energetica inglese (Ukerc). Dentro questa visione è strategico un ritrovato rapporto con il mare, che da problema da oltrepassare con un ponte deve diventare risorsa decisiva per lo sviluppo: pesca, turismo, attività di trasformazione, collegamenti e navigazione, cultura, produzione innovativa di energia sono alcune delle occasioni di crescita che, se messe a sistema, possono costruire una visione concreta di futuro che guardi alle buone pratiche di tante città europee e del Mediterraneo”.

Occorre mettere in campo un’alternativa per Messina – conclude Siracusano – che riparta innanzitutto da una idea di sviluppo condivisa e avanzata. Per questo siamo impegnati a sfidare posizioni vecchie e di retroguardia come quelle di chi in questo momento è chiamato a guidare la città ma soprattutto vogliamo interpellare tutte le forze progressiste e civiche che vogliono immaginare una città capace di futuro”.