Topo d'appartamento inchiodato dal Dna ed arrestato dai carabinieri

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Topo d'appartamento inchiodato dal Dna ed arrestato dai carabinieri

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giovedì 10 Gennaio 2019 - 18:42

I carabinieri della Stazione di Graniti hanno arrestato C.I.A., 42 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato in abitazione e porto illegale di armi.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini svolte dai militari della Stazione di Graniti, a seguito di un furto, avvenuto nel dicembre 2016, all’interno di un’abitazione di Gaggi in cui i ladri si erano introdotti forzando l’infisso e rompendo un vetro e dalla quale erano stati sottratti monili d’oro, denaro contante e dei fucili da caccia custoditi in un armadio blindato.
Nel corso del sopralluogo effettuato a seguito del furto, i militari dell’Arma avevano sequestrato dei reperti riconducibili agli autori del reato che sono stati inviati al Ris di Messina per gli accertamenti tecnici di laboratorio che avevano permesso di individuare il profilo genetico di uno degli autori del reato.
Alcuni mesi dopo il furto, le indagini si sono concentrate sull’odierno indagato il quale, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di uno dei fucili sottratti in occasione del furto presso l’abitazione di Gaggi. Sulla base degli indizi raccolti, la Procura della Repubblica di Messina ha disposto gli accertamenti comparativi tra il Dna dell’indagato e quello ritrovato sui reperti che hanno confermato la sovrapponibilità del Dna dell’indagato con quello delle tracce biologiche rinvenute sulla scena del delitto.
L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso il proprio domicilio e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.