Grandi opere, Gioveni: "Vincolare le imprese ad assumere manodopera locale"

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Grandi opere, Gioveni: "Vincolare le imprese ad assumere manodopera locale"

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sabato 10 Novembre 2018 - 10:28

Vigilare sulle imprese aggiudicatarie delle grandi opere affinché assumano effettivamente manodopera locale. È quanto chiede in sostanza l’esponente Pd in consiglio comunale, Libero Gioveni, alla giunta De Luca, specie a seguito della consegna ufficiale dei lavori a Coedmar per la realizzazione del nuovo porto di Tremestieri. In particolare, il consigliere comunale, dopo aver chiesto più volte all’Amministrazione Accorinti di vincolare le imprese aggiudicatarie delle grandi opere ad assumere il 50% della manodopera locale, insiste con l’amministrazione De Luca affinché vincoli le imprese, seppur non obbligate dalla normativa vigente, a rispettare questa “clausola sociale”.
Quanti saranno effettivamente gli operai messinesi che saranno impiegati nell’importante e storico cantiere da 72 milioni di euro per la realizzazione della piattaforma logistica intermodale di Tremestieri?“, si chiede Gioveni, che poi aggiunge: “E a questo punto è lecito anche chiedersi: quanti saranno quelli che saranno impegnati nel mega cantiere da 27 milioni di via Don Blasco appena sbloccato visto che la Regione ha riconosciuto la non assoggettabilità dell’opera alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale? E ancora: quanti gli operai che opereranno per 5 anni dopo la recente aggiudicazione provvisoria della gara da 30 milioni per i lavori di copertura e riqualificazione ambientale del torrente Bisconte Catarratti?”.
130 milioni di euro di lavori appaltati – evidenzia Gioveni – rappresentano una opportunità troppo ghiotta da sfruttare per dare ossigeno ai numerosi disoccupati edili messinesi che adesso sperano di essere collocati anche sulla base di un impegno assunto negli anni scorsi e siglato anche dalle organizzazioni sindacali.
Mi auguro solo che l’alibi secondo cui si dovrebbe rigorosamente rispettare la normativa vigente che prevede solo la “facoltà” (e non l’obbligo) da parte delle imprese di assumere le maestranze locali – conclude l’esponente del Pd – non incida negativamente per l’avvio di questo percorso che la nuova Amministrazione ha il dovere adesso di perseguire e portare a compimento“.