Dissesto Comune, Cinquestelle: "Non è scelta politica. Se c'è bisogna prenderne atto. Il Salva – Messina per noi è invotabile"

Redazione1

Dissesto Comune, Cinquestelle: "Non è scelta politica. Se c'è bisogna prenderne atto. Il Salva – Messina per noi è invotabile"

lunedì 15 Ottobre 2018 - 10:25

“Il pacchetto Salva Messina così com’è è assolutamente invotabile perché contiene delle misure da macelleria sociale che prevedono l’internazionalizzazione dei servizi essenziali. E noi non possiamo stare a questo gioco”. Queste le dichiarazioni del Capogruppo consiliare dei Cinquestelle Andrea Argento che esprime l’umore e la condotta che si sta assumendo nei confronti del Sindaco Cateno De Luca e del suo metodo anti – dissesto, precorrendo di fatto quello che è il parere contrario che emergerà durante il Consiglio Comunale.

“Il crollo dell’economia di Palazzo Zanca sta determinando il taglio di posti di lavoro secondo il sindaco – afferma Argento, a nome della sua squadra -. Ma il dissesto potrebbe anche voler dire reinvestire su questo territorio com’è stato realizzato già in altri comuni quali Bagheria che se lo ha dichiarato o Augusta che se lo è ritrovato”.

Il consigliere Gaetano Sciacca ha steso sul piatto delle alternative possibili alla decurtazione del personale municipale quella di abbassare il numero dei componenti dei Cda delle società Partecipate, visto che per ognuno di questi l’Amministrazione spende circa 50mila euro. Il calcolo dei Pentastellati in tal senso è sviscerato. Per due dirigenti in meno di ogni partecipata si avrebbero da otto a dodici lavoratori in più, considerando anche l’importo dello stipendio elargito ad ognuno e distribuito per le risorse umane.

“Non sarebbe una soluzione definitiva – aggiunge Argento -. Sicuramente collocando un Amministratore unico in sostituzione di più componenti si registrerebbero dei risparmi alla mano e si guadagnerebbero dei posti occupazionali. Teniamo presente che la crisi finanziaria è un problema ben più ampio ma è una misura che si potrebbe prevedere”.

C’è stato un confronto nei giorni scorsi tra il gruppo, i deputati regionali e nazionali ed esperti vari sul tema del dissesto. “La tassazione col piano di Riequilibrio sarebbe uguale a quella del dissesto – termina il Capogruppo del Movimento 5 Stelle -, solo che con il Riequilibrio sarebbe per vent’anni e magari col default solo cinque anni”.

La nota dolente è senza dubbio quella dei Servizi Sociali secondo cui ci sono troppo spese da gestire e anche superflue. La Presidente della Commissione competente Cristina Cannistrà sostiene che si debba fare rete e che si possa identificare il risparmio attraverso la presentazione di progetti con la legge 328 che non è stata sfruttata come si sarebbe dovuto dalle Precedenti Amministrazioni, con PonMetro, la legge quadro ed altro per eseguire i Piani di zona.

Le dimissioni del sindaco scriveranno una storia a prescindere dal Pacchetto sul Salva – Messina. “De Luca può fare ciò che vuole, non lo tratterremo né lo cacceremo”.