Giornata “Sfratti Zero”, 25 alloggi Erp non assegnati. “Vogliamo tutto! Salario garantito e un tetto”. Protesta il 10 davanti alla Prefettura

Redazione1

Giornata “Sfratti Zero”, 25 alloggi Erp non assegnati. “Vogliamo tutto! Salario garantito e un tetto”. Protesta il 10 davanti alla Prefettura

lunedì 08 Ottobre 2018 - 16:44

Dopo parecchi tentativi di interlocuzione con l’attuale Governo Cittadino, senza alcun risultato, nella giornata “Sfratti Zero“ del 10 ottobre il SI COBAS Messina indice una Manifestazione di protesta davanti alla Prefettura, di Messina, per esprimere un corale dissenso su questioni di interesse generale quali il diritto all’abitare e la garanzia dei diritti civili per quanti versano in condizioni di tragica precarietà esistenziale.

L’attuale situazione, decretata dalla circolare ministeriale del 1 Settembre scorso del Governo Salvini aggiunge disagi alle situazioni già critiche nelle quali versano famiglie e singoli individui per quanto riguarda il diritto all’abitare. Questo atto, a nostro avviso, ufficializza, in maniera incontrovertibile, quali interessi questo governo miri a salvaguardare e quali istituzioni esso difenda. Il diritto all’abitare in maniera dignitosa dovrebbe venire sempre prima di qualsiasi altro interesse e iniziativa economica.

Riteniamo che le occupazioni a scopo abitativo non costituiscano una metodologia parassitaria vivere alle spalle di qualcuno o per sottrarsi ai doveri della pigione, ma sia l’estrema ratio cui molte famiglie ricorrono in quanto non hanno alternative. Alternative che lo Stato italiano dovrebbe garantire per i soggetti deboli e senza mezzi sufficienti per trovare alloggi a prezzo di mercato.

È questo il caso delle baraccopoli, che la Giunta Comunale vorrebbe finalmente bonificare, questo luogo è la dimostrazione dell’inefficienza del sistemi degli alloggi popolari, da decenni la baraccopoli esiste e da decenni vi sono alloggi popolari vuoti o aggiudicati a nuclei familiari senza requisiti. Le risposte dettate dalla necessità sono state o l’abusivismo o l’occupazione degli alloggi mai assegnati.

La questione è critica e ci si chiede quali siano le garanzie poste a tutela dei diritti dei più deboli in questo processo di bonifica urbana, se vi siano quindi assegnazioni permanenti di alloggi oppure assegnazioni temporanee, cessate le quali il problema si ripresenterà in misura assai peggiore.

La giunta nella persona del Sindaco De Luca ha garantito il riassorbimento di tutti i nuclei familiari insistenti nell’area, attraverso l’assegnazione di alloggi popolari e l’acquisizione di unità immobiliari dal mercato privato. Ci chiediamo da tempo e lo chiediamo anche alla giunta purtroppo senza risposta dal mese di Agosto, quali siano le garanzie poste in essere prima dello sgombero della baraccopoli, dal momento che il censimento dei nuclei familiari risulta lacunoso e la reperibilità di alloggi popolari risulta assai ardua.

È il caso dei 25 alloggi ERP i quali, a bando conclusosi 1000 richieste, non sono stati ancora assegnati, e le verifiche sulla permanenza dei requisiti per continuare a vivere in un alloggio popolare stentano a produrre risultati. Questo fenomeno lo riteniamo un dato emergenziale, in quanto è evidente che la domanda supera di gran lunga l’offerta.

Quindi è legittimo chiedersi se la congiuntura tra le circolari ministeriali, che inaspriscono l’azione coercitiva degli sgomberi, in aggiunta alle incertezze croniche di accesso ad alloggi per famiglie a basso reddito, il tutto unito con la fretta e l’urgenza di demolire le baracche, non crei situazioni ancor più disperate, con conseguenze ancor più tragiche di quelle attuali.

Il clima sociale nel paese è pericolosamente acceso e si continua a fomentare l’odio verso chi non ha la possibilità di difendersi, si criminalizza la disperazione pretendendo legalità senza garantire diritti.

Discorsi allarmisti e raffazzonati promettono di combattere la povertà mentre si fa la guerra ai poveri.

Pertanto, riteniamo necessario dichiarare:

– LO STATO D’EMERGENZA ABITATIVA A MESSINA, NON SOLAMENTE PER LE BARACCOPOLI, BENSI’ PER LA GRADUATORIA ERP CONGELATA CHE HA CHIUSO CON 1000 DOMANDE, A FRONTE DI 25 ALLOGGI DISPONIBILI;

– DIRITTO ALLA CASA PER TUTTI I PROLETARI

– PER L’ABOLIZIONE IMMEDIATA DEL DL SICUREZZA DI SALVINI, CHE ATTACCA IL DIRITTO DI SCIOPERO INASPRENDO LE PENE FINO A 12 ANNI DI CARCERE PER CHI BLOCCA LA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI, E CHE DICHIARA GUERRA AGLI IMMIGRATI E ALLE OCCUPAZIONI A SCOPO ABITATIVO E SOCIALE;

– CONTRO IL RAZZISMO DI STATO DEL GOVERNO DI MAIO-SALVINI E DI QUELLI PRECEDENTI, PER IL PIENO RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DEMOCRATICI E DI CITTADINANZA A TUTTI COLORO CHE ENTRANO IN ITALIA PER LAVORARE O PERCHE’ IN FUGA DA GUERRE E OPPRESSIONE;

– PER L’ABOLIZIONE IMMEDIATA DEL JOBS ACT E DI TUTTE LE CONTRORIFORME DEL MERCATO DEL LAVORO CHE IN QUESTI ANNI HANNO PRECARIZZATO E PEGGIORATO LA VITA DI MILIONI DI PROLETARI;

– PER LA DIFESA DEL SALARIO, LA STABILITA’ OCCUPAZIONALE E LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO;

– PER LA RIDUZIONE GENERALIZZATA DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITA’ DI SALARIO;

– PER UN VERO SALARIO GARANTITO A TUTTI I DISOCCUPATI E PRECARI, ITALIANI E IMMIGRATI; CONTRO LA TRUFFA DEL SUSSIDIO DI POVERTA’ SPACCIATO PER REDDITO DI CITTADINANZA:

– CONTRO I LICENZIAMENTI POLITICI E L’ABUSO DEL PRINCIPIO DELL’OBBLIGO DI FEDELTA’ ALL’AZIENDA;

– CONTRO L’IMPERIALISMO DI ITALIA E UNIONE EUROPEA: PER UNA DRASTICA RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI

– CONTRO OGNI FORMA DI PATRIARCATO E DI SESSISMO.