La mostra della Fondazione Salonia tra gli eventi della Notte d'Arte

Maria Antonella Saia

La mostra della Fondazione Salonia tra gli eventi della Notte d'Arte

sabato 15 Settembre 2018 - 13:27

Anche la Fondazione Salonia prenderà parte domani, a partire dalle ore  10.00 alle ore 22.00,  all’evento Notte  d’arte,  con l’esposizione di rari oggetti degli antichi mestieri della collezione di Villa Melania che si terrà a Palazzo Zanca.
Recuperare l’identità siciliana, salvaguardandola ed esaltandone le peculiarità, rilanciare i siti culturali più interessanti e le tradizioni siciliane; questo è  da sempre l’obiettivo della Fondazione Salonia.
L’esposizione permanente di arte contemporanea, etnoantropologica, delle tradizioni siciliane, della storia del teatro siciliano e dei mestieri ormai scomparsi è uno dei punti di riferimento di Villa Melania, che proprio in questi giorni,  tra l’altro, sta per diventare un sito culturale sempre più importante all’interno della zona Sud di Messina, grazie ad un restyling, una nuova sistemazione della mostra e ad un rilancio turistico dell’area che la Fondazione sta operando con l’associazione Proposta Turistica 3.0 guidata da Antonio Sapienza.

Questa associazione  promuove da sempre  un turismo di qualità, ecosostenibile e attento al territorio. L’obiettivo è creare con un incessante lavoro  l’allestimento del Museo della Tradizioni Popolari Carretti, Pupi e Cantastorie. Sarà un’eccellenza museale per tutta la Sicilia rivolta al crocierismo ed al turismo stanziale.
All’interno della mostra anche tanti attrezzi utilizzati per antichi mestieri manuali, oggi scomparsi in Sicilia. Per riportare alla memoria alcuni di essi sono stati esposti  quelli più conosciuti. Si tratta di lavori che in passato erano molto diffusi, come il calzolaio, il cannizzaru, il cardatori, il filatori, il tintori, il tessitori, il barbiere, il piggiatore d’uva, il carrettiere, il cufinaru e fasciddaru, il curdaru, l’innestatori, l’ìntaccatori il mietitori, lo  spigolatori, le ricamatrici, il saponaro, il siggiaru, lo stagnino, lo zimmilaru, il bottaio. Questi lavori  costituiscono una testimonianza preziosissima della vita e della  vita popolare.
Il sito di Villa Melania sarà quindi  rilanciato con criteri più funzionali ad una fruizione turistica del polo culturale, che comprende anche una casa signorile in stile liberty, edificata nell’epoca della ricostruzione post terremoto (1911). L’esposizione sarà presentata  ed  inaugurata ad ottobre  e sarà pure inserita tra i percorsi turistico culturali più importanti grazie alla promozione e all’aumento della brand reputation che sarà operata magistralmente dall’associazione Proposta Turista 3.0.Nelle prossime settimane  sarà  anche ultimata la pulizia dalle erbacce che hanno invaso i resti della Villa Melania di epoca romana, che si trova nelle vicinanze di quella attuale e che potrà ridiventare un fiore al’occhiello del territorio.
Tra i progetti della Fondazione Salonia e di Proposta turistica 3.0 anche l’apertura di Palazzo Mondio, altro sito culturale di proprietà della Fondazione e che si trova nel villaggio di Contesse. Palazzo Mondio” fu edificato nel XVI dai principi Bettoni, sui resti della dimora di una delle tre contesse. Secondo la tradizione l’imperatore Carlo V vi avrebbe soggiornato per alcuni giorni nel 1535, di ritorno dalla conquista di Tunisi, prima dell’entrata in città.. Nel 1725 il complesso venne acquistato dai Mondio, fu allora ampliato, in particolare con l’edificazione di una cappella adiacente, dedicata a San Giuseppe.
Ancora una volta l’arte viene posta al centro per il rilancio culturale della città.