“Non c’erano Pupari a muovere i miei fili”. Bramanti in sella al vertice Gruppo: “Alleati mi reclamano in Aula senza astio”

Redazione1

“Non c’erano Pupari a muovere i miei fili”. Bramanti in sella al vertice Gruppo: “Alleati mi reclamano in Aula senza astio”

sabato 30 Giugno 2018 - 14:11

Reduce dalla sonora sconfitta del ballottaggio dello scorso 24 giugno, il prof. DinoBramanti orienta nuovamente la sua bussola sulla strada “rampante” della politica (nonostante abbia sentenziato in più occasioni di non personificare e ritenersi un politico) ed afferra tra le righe il suo posto nel Civico Consesso di Messina, posto a cui accede di diritto il secondo classificato della sfida tra candidati a sindaco. Insomma scioglie le riserve, questa mattina nella chiesa Santa Maria Alemanna, sulla scelta di inserirsi tra i 32 componenti d’Aula e a margine torna ad essere intervistato. Ad ascoltarlo una folta platea, i suoi assessori designati in prima fila Simona Contestabile, Rosaria Maira, Mario Ceraolo e Carlo Mazzù ed ex parlamentari quali Nino Beninati che prende la parola anche per ringraziare Bramanti di un contributo che non può interrompersi qui. Ma è chiaro che qualcosa non ha funzionato, è parere un po’ di tutti.

-Dunque l’ex competitor a Sindaco si immolerà come consigliere comunale, sposerà la causa di una coalizione risultata prima con il miscuglio delle liste ma seconda con circa 25mila voti di preferenza per Bramanti?

“L’assemblea mi ha chiesto di farne parte anzi da Capogruppo e mi onora rappresentare i cittadini che mi hanno votato in un’opposizione serena, fatta da grande attenzione per i programmi. Tutti dovrebbero essere in opposizione per la verità perché il sindaco non solo non ha una maggioranza ma non ha neanche un consigliere. Tre grandi blocchi contrasteranno l’armata De Luca. C’è da domandarsi come questa gestirà tutta la macchina amministrativa. Definirò con i miei schieramenti alleati, con gli ingressi civici che si sono affermati tra la popolazione, che tipo di impegno vogliono mettere attraverso me. Io mi spenderò per la mia lista civica, capirò fino in fondo se tutta la Coalizione si sente rappresentata da me e vuole adoperarsi con me. Non mancheranno momenti, riflessioni e tematiche di confronto”.

-Dopo aver raccolto l’opinione e le sensazioni durante la notte del ballottaggio, adesso a mente serena cosa è maturato di diverso?

Abbiamo sognato, ci abbiamo sperato. Non avevamo alle nostre spalle né lobby né deputati regionali in carica né deputati più ricchi di tutta la regione siciliana né apparati privati che potessero elargire finanziamenti e che potessero ammortizzare impegni economici così importanti. Abbiamo creduto che con semplicità un gruppo di persone potesse demolire i poteri forti confluiti invece in una realtà più massiccia e spuntarla con a fianco le proprie famiglie. Abbiamo potuto riscontrare quali fazioni hanno appoggiato De Luca nel primo e secondo turno e sicuramente nel secondo compare anche il Centrodestra. Nonostante tutto non abbiamo alcuna amarezza. Da questa sconfitta si riparte, è la vittoria dell’onestà, legalità e meritocrazia e l’indipendenza, a conferma del fatto che non ci fosse nessun puparo che ci comandava. Spero che i cittadini mi rispettino e mi amino per quello che ho detto e fatto e che eventualmente rivalutino le mie parole che sono la verità”.

-C’è stato il dubbio, è il tempo di avanzare qualche accusa di tradimento nei riguardi della Coalizione?

Ognuno di loro si è comportato secondo il proprio disegno e programma elettorale. Al momento che qualcuno ha vinto, bisogna verificare con quale prezzo. Lo vedremo subito come anche i cittadini. Noi siamo quelli che vi abbiamo mostrato e condurremo la nostra chiara progettualità fino alla realizzazione, non abbasseremo la guardia e cammineremo sempre a testa alta a favore dei Messinesi. Sono certo che questi abbiano apprezzato il nostro sacrificio e, se dovessero invitarci ad un’altra esperienza politica, non ci tireremo indietro.  

Un altro desiderio della comunità è rivedere e seguire la squadra del Messina calcio ad alti livelli. Col fiato sospeso dunque in questi giorni da quando Bramanti ha paventato di accattivarsi le simpatie o comunque l’interessamento di imprenditori privati (quali i Franza) che possano avere a cuore le sorti dello sport sul territorio provinciale. Sentiamo cosa dice il nuovo consigliere comunale in carica sull’Acr Messina e sul Città di Messina. 

E’ UNA DELLE POCHE COSE CHE HO PROMESSO IN CAMPAGNA ELETTORALE. Non so come finirà, non so se sarò sindaco – ho detto – ma mi mi attiverò per salvare il Messina dialogando con gli sponsor con cui già oggi pomeriggio ho appuntamento fuori città. Ho parlato più volte con il presidente dell’Acr Sciotto che sta aspettando di incontrarsi col sindaco. Se le condizioni che avevo preventivato saranno mantenute dal sindaco, saranno recuperati gli sponsor che andranno al ripescaggio in serie C mentre il Città di Messina può solo fare un ottimo campionato in serie D. Non ho escluso quest’ultimo e non mi sono proteso solo verso l’Acr. Gli impegni di Bramanti in questo settore continuano e spero di dare soddisfazioni.