Cane al Papardo: l'imbarazzante silenzio del commissario La Paglia

Redazione

Cane al Papardo: l'imbarazzante silenzio del commissario La Paglia

giovedì 28 Giugno 2018 - 15:26

La vicenda del cane all’ospedale Papardo sta sollevando la comprensibile indignazione da parte dei cittadini e soprattutto dei pazienti del Reparto “incriminato”. Com’era prevedibile si registrano anche reazioni scomposte da parte di alcuni “sottoposti” al primario, i quali sapevano da mesi quanto accadeva in quel Reparto ospedaliero.

Il dossier fotografico parla chiaro, il cane è stato immortalato all’esterno dell’ospedale cittadino e all’interno, in un corridoio, portato a spasso da una infermiera. I bene informati narrano che alcuni dipendenti erano soliti portare il cane a fare i bisogni all’esterno e fare da balia mentre il primario era impegnato in sala operatoria.

La stanza del professionista, come dimostrato dalle fotografie pubblicate ieri, era la “cuccia” del cane, dove la bestia trascorreva diverse ore fino a quando il primario non ultimava il suo turno. Le fotografie ritraggono una ciotola e un osso: segni inequivocabili della presenza di un cane. Della presenza della povera bestia (costretta a rimanere per ore al chiuso di una stanza), erano tutti al corrente, anche de relato, ma nessuno ha mai denunciato un fatto di una gravità estrema.

Abbiamo tentato di intervistare il commissario dell’azienda ospedaliera ma alla nostra mail contenente la richiesta non v’è stata alcuna risposta. Avremmo voluto chiedere se fosse a conoscenza del fatto che un primario portava il cane con sé in ospedale, e soprattutto se in quel reparto si sono registrati casi di infezioni post-operatorie. E poi se la presenza del cane in ospedale fosse conciliabile con le esigenze igienico-sanitarie di un ospedale, e per concludere se il Regolamento del Papardo prevede la possibilità per ciascun dipendente di portare con sé al lavoro un animale domestico.

Domande alle quali desideriamo, nell’interesse dei cittadini, venisse data risposta. Intanto, della vicenda, oltre alla magistratura, potrebbe occuparsi una trasmissione televisiva nazionale che avrebbe chiesto informazioni. Comprendiamo, però, che in questi giorni la direzione Sanitaria del Papardo è cinta d’assedio da finanzieri e ispettori dell’ANAC, i quali stanno acquisendo documentazione sulla precedente gestione.