Sciacca al porto Tremestieri: «No a spreco denaro pubblico con insabbiamento. Vigileremo come a Giampilieri»

Redazione1

Sciacca al porto Tremestieri: «No a spreco denaro pubblico con insabbiamento. Vigileremo come a Giampilieri»

lunedì 14 Maggio 2018 - 16:49

Il M5S individua “asservimento e schiavitù” nel passaggio dei bisonti dell’asfalto dal centro città ed accelera sull’affermare la propria filosofia di trovare una “contropartita compensatrice” per emancipare il territorio dal business del traghettamento che si impianta sulla Rada San Francesco e al serpentone della compagnia privata. “Il porto di Tremestieri – ha commentato il candidato a sindaco del Gaetano Sciacca – è un’opera strategicamente fondamentale per liberare definitamente la nostra città da un asservimento e da una schiavitù che ha prodotto, nel tempo, enormi condizionamenti allo sviluppo urbano, a un agevole accesso al mare, ai flussi di traffico e al contenimento dell’inquinamento.”.

E’ partito in quarta sabato mattina, al Porto di Tremestieri, l’incontro tra l’ex Ingegnere capo del Genio Civile Sciacca, con i lavoratori addetti ai servizi di logistica e i segretari della Fast Confsal, Nino Di Mento e della Ugl, Guglielmo Pellegrino.

Il candidato pentastellato ha raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi dai segretari per assicurare il suo impegno nel sostenere, in tutte le sedi competenti, la petizione promossa dalle sigle sindacali per l’istituzione della sedicesima Autorità di Sistema Portuale Italiana, quella dell’area integrata dello Stretto, petizione giunta a ben diecimila firme.

 “Per le opere di ampliamento del porto di Tremestieri – prosegue il candidato del M5s – faremo ciò che abbiamo già fatto per le opere di messa in sicurezza a Giampilieri. Vigileremo attentamente, mettendo in campo ogni potere di verifica e di controllo a disposizione dell’autorità comunale, denunciando eventuali ritardi e ogni forma di ostruzionismo. L’ampliamento del porto di Tremestieri consentirà di garantire, alle maestranze dei servizi di logistica, stabilità e continuità nel rapporto di lavoro, oggi messe a rischio dall’incombente pericolo di insabbiamento delle invasature”.

“Se ci giriamo verso le invasature – ha aggiunto Sciacca – ci troviamo di fronte, ancora una volta, a operazioni di dragaggio per la loro liberazione e riattivazione. Altri soldi pubblici che si sprecano senza ragione. Si commissionano costosi studi a società straniere, quando abbiamo a portata di mano soluzioni tecniche risolutive. È già stato progettato e definito un intervento tecnico che consente di evitare, in modo stabile e permanente, i continui insabbiamenti. Questa è una priorità assoluta, che intendo seguire personalmente, da sindaco e da ingegnere. Eviteremo così chiusure delle invasature, sprechi di denaro pubblico, ritorno dei tir in città e sospensione delle attività di servizio di logistica, che determinano precarietà e instabilità del personale addetto e delle loro famiglie”.

Incalzato dai lavoratori, spesso costretti a sospendere la loro attività di lavoro in concomitanza con le chiusure delle invasature, Sciacca ha ribadito il suo impegno per far sì che nei bandi di gara degli appalti emanati dall’Autorità Portuale siano sempre assicurate clausole sociali di salvaguardia delle maestranze già impegnate, con il loro mantenimento presso le società aggiudicatrici nei cambi di appalto. “Sarò con voi in trincea per assicurare garanzie e stabilità. Metterò in campo tutti gli strumenti legittimi che consentiranno una tutela vera del vostro lavoro”.