Ex personale Casa Serena non si sposta dal Comune. Signorino: “Blinderò protocollo in Giunta”. Zuccarello: “Nessun rispetto”

Redazione1

Ex personale Casa Serena non si sposta dal Comune. Signorino: “Blinderò protocollo in Giunta”. Zuccarello: “Nessun rispetto”

mercoledì 21 Marzo 2018 - 19:35

L’assessore alle Politiche del Lavoro Guido Signorino è sopraggiunto quando l’occupazione dell’Aula consiliare da parte degli ex dipendenti di “Casa Serena” e Servizi Sociali era già in corso di svolgimento (all’ora di pranzo). Le trenta “anime dell’assistenza” si sentono prese in giro dalla politica e dai sindacati e non si sposteranno anche questa sera, da quella sala, cenando con una focacciata e dormendo lì, a prescindere dalle garanzie pronunciate dal delegato di Accorinti di portare in Giunta una rielaborazione del documento a tutela della categoria da blindare martedì prossimo. A sostenerlo il consigliere del Gruppo Misto e Presidente di Missione Messina, Daniele Zuccarello.

“Non c’è stato alcun rispetto delle graduatoria, alcun rispetto del protocollo d’intesa, promesse disattese da una Amministrazione fantasma – esclama Zuccarello -. Gli ex impiegati resteranno ad oltranza, fino a quando non avranno certezze e fatti concreti. Il nodo cruciale è dato anche dalle cinque nuove assunzioni di cui il dirigente Zaccone ha negato l’esistenza lo scorso mercoledì. Assunzioni di tre figure professionali Osa, un assistente sociale ed una coordinatrice. E sono ben quattro i mercoledì in cui le unità di ‘Casa Serena’ si riuniscono durante la seduta di Commissione Servizi Sociali”. Oggi ancora una volta, il Management Accorinti non si presenta al confronto con consiglieri e lavoratori, nonostante il personale abbia rappresentato ai vertici le loro responsabilità.

“Licenziati dal 31 luglio 2014 da Casa Serena, con la rassicurazione di essere reintegrati, queste forze occupazionali invece scoprono l’apparizione di nuovi reclutamenti – esplicita Zuccarello -, che scavalcano loro stesse, gli attuali elenchi degli aventi diritto e protocolli d’intesa. Resteranno e presidieranno l’Aula giorno e notte, dandosi il cambio (magari in delegazione di 12/13 come stasera) ed io resterò con loro”.

La Digos è stata avvertita di questa posizione di protesta assunta dagli ex dipendenti.

Signorino ha in sostanza dichiarato di poter restringere il Protocollo ai lavoratori dei Servizi Sociali che vi appartengono da trent’anni e non di allargarlo, di contro, alle nuove leve. Proporrà dunque di creare spazio o comunque far valere un diritto di prelazione per tutta la fetta organica dei Servizi Sociali e non solo quella che si è ritagliata e conquistata negli anni “Casa Serena”. Ma quest’ennesima promessa a loro non basta e l’azione di rivolta a tempo indeterminato sembra l’unica mossa, l’unico argomento possibile da spiattellare in faccia all’indifferenza di un Protocollo non ancora ratifcato e su cui si sarebbe “cincischiato” agli occhi di chi ha perso un impiego e non sa se, come e quando sarà reinserito in regime delle sue mansioni e prestazioni.