Clan degli attori presenta Venivamo dal mare con Lucia Sardo

Maria Antonella Saia

Clan degli attori presenta Venivamo dal mare con Lucia Sardo

giovedì 22 Febbraio 2018 - 18:13

Sabato, per il ciclo  “Una stagione di Spettacoli, uno spettacolo di Stagione”, andrà in scena, (in doppio appuntamento alle 18.30 e alle 21.30) al Clan Off Teatro, la pièce dal titolo “Venivamo dal mare”.
Diretto e interpretato da Lucia Sardo,  insieme a Gioacchino Cappelli e Sibilla Zuccarello, lo spettacolo indaga su una pagina poco esplorata della storia delle donne. Storie di donne sopraffatte, spesso oggetto di violenza da parte di uomini e di famiglie disperate, storie di drammatica   attualità, che appartengono al Sud ma non solo. Così ecco  Rosa, la quale  sa che presto indosserà quel vestito e, come un agnello sacrificale, celebrato il matrimonio, salirà sulla nave per raggiungere un marito sconosciuto e compiere un sacrificio altrettanto sconosciuto. Su quella nave, partita dal porto di Palermo verso il Nuovo Continente alla fine degli anni trenta, c’è anche Maria, la sedicenne diventata muta dopo lo stupro; c’è Jolanda che fugge dal padre e dal marito entrambi mafiosi non ricorda chi dei due le ha segnato per sempre il viso con una cicatrice. C’è Gina, l’orfana cresciuta nel convento di S. Chiara e Giulia, l’aristocratica taorminese che i genitori imbarcano perché non tentasse di nuovo il suicido. Nella nave vive Annaluna la loro guida e madre, la donna che cura le figlie e le sorelle. Un personaggio che si incontra spesso nel cammino di una donna…. Storie di donne, dunque,  che sono storie di vita negata, storie di vita perduta
Lucia Sardo, conosciuta al grande pubblico per aver interpretato la mamma di Peppino Impastato ne “I cento passi”, ha una storia di vita e professionale legata alla Sicilia. Pur amando il teatro e pur avendo scelto di tramandarlo alle nuove generazioni, non ha mai rifiutato la tv. Nata a Francofonte, in provincia di Siracusa, e trasferita a Catania, è un’attrice nemica dei rituali da vetrina. Lucia Sardo ha interpretato in due pellicole cinematografiche la mamma di Rita e quella di Peppino Impastato: “È stato forte andare a scandagliare queste due figure. Felicia Bartolotta si ribella coraggiosamente alla mafia, Giovanna Cannova, invece, è annientata. Non posso credere che una donna – con un marito e un figlio uccisi e una figlia pentita morta suicida dopo la morte di Paolo Borsellino – rimanga asservita a Cosa nostra”. Lucia non ha mai legato la sua esistenza artistica ai prodotti di nicchia e non ha mai boicottato la televisione: “Ho sempre cercato la qualità anche sul piccolo schermo. Il cinema, come ben sappiamo, negli ultimi anni è stato in grandissima crisi. Vengo dal teatro di ricerca, dove si disdegnano anche i teatri stabili. Una volta un mio amico, raffinato intellettuale, mi consigliò di non rovinarmi. Gli dissi che, se tutti gli snob mi avessero garantito un cospicuo vitalizio, sarei rimasta a casa in attesa di proposte più elitarie. Questo è il mio lavoro, cerco di farlo bene anche nei ruoli che apparentemente possono sembrare di minore prestigio. Non ci sono parti grandi o piccole, ma attori grandi o piccoli”.
Si preannuncia un weekend di  grandi emozioni dalle quali  lasciarsi travolgere.
La pièce sarà replicata domenica alle 18.30.