I Brennero 66 si raccontano…Nessuno potrà mai fermare la musica dei Pooh

Maria Antonella Saia

I Brennero 66 si raccontano…Nessuno potrà mai fermare la musica dei Pooh

venerdì 02 Febbraio 2018 - 12:42

La musica scandisce ogni momento della nostra vita, e la musica dei Pooh è stata   per mezzo secolo  la colonna sonora della vita di intere generazioni. Ma la musica è immortale, una volta scritta vive in eterno, così anche se i membri dei Pooh hanno scelto un altro percorso artistico  la loro musica continuerà a girare il mondo anche tramite  cover band che continuano a far brillare la stella di questa gloriosa band.
Tra queste ci sono i BRENNERO66, tra le dieci cover band ufficiali dei Pooh, composta da Fabrizio di Marco, Antonio De Virgilio, Mauro Pulvirenti e Fabrizio Fiori. Ve li presentiamo attraverso questa breve intervista.
 I Pooh, diventati leggenda da quel 30 dicembre 2016,  per 50 anni  hanno scritto le più belle pagine della musica pop italiana. Ma da questo momento in poi in che modo pensate si possa evolvere il panorama musicale?
Difficile prevedere l’evoluzione del panorama musicale italiano. Siamo in piena fase di transizione tra quello che era e quello che sarà. I dischi non si vendono più come prima e la musica in formato elettronico è diventato l’unico vero veicolo di diffusione con tutto ciò che ne deriva (principalmente la pirateria). Pensiamo che il futuro della musica sia nell’esibizione live degli artisti. Fortunatamente il pubblico ancora affolla i concerti e questa voglia di contatto probabilmente sarà proprio ciò che alimenterà nel futuro la voglia di scrivere, suonare e cantare canzoni. D’altra parte non riusciamo proprio a immaginare un mondo senza musica. Voi sì?
Qual è l’album che maggiormente amate eseguire durante i vostri concerti e perché?
 Gli album che più amiamo suonare ai nostri concerti sono quelli che contengono i brani storici o irrinunciabili. Amiamo sentire la gente che canta insieme a noi. In quel momento sei sicuro che si stanno tutti divertendo e hanno lasciato da parte i loro pensieri e problemi quotidiani. Questo avviene solo con i brani storici o importanti che noi abbiamo raccolto in particolari parentesi del nostro spettacolo che chiamiamo “MOMENTONI”. Brani come “Pensiero” e “Tanta voglia di lei” ma anche “Uomini soli” e “La donna del mio amico” (tra i più recenti) se non li suoni la gente te li chiede!
 Che effetto vi ha fatto scoprirvi tra le dieci cover band ufficiali dei Pooh, in che modo vi siete avvicinati alla loro musica? Raccontatevi…
Innanzi tutto le Cover Ufficiali dei Pooh sono circa ventuno sparse in tutta Italia, ci teniamo a dire che le uniche e vere cover o tributi UFFICIALI dei Pooh sono esclusivamente chi ha partecipato a Ponte di legno (primo concorso indetto dai pooh) e al doppio cd prodotto da Red Canzian “Pooh tribute band Project”, purtroppo molte altre si sono appropriate ingiustamente del logo che i pooh stessi ci hanno rilasciati…Premesso ciò rispondiamo alla domanda..
Tanta emozione e gioia quando siamo stati riconosciuti come una delle Tribute band Ufficiali. Per noi significa avere il benestare dei Pooh a proseguire il loro discorso musicale iniziato nel ’66. Potrebbe sembrare solo una grossa responsabilità, invece è soprattutto una enorme soddisfazione e gratifica per il tanto lavoro fatto fino a qui. I pooh sono sempre molto disponibili e generosi con noi. Soprattutto Roby e Red non si fanno mai pregare e ci dedicano il loro tempo ogni volta che abbiamo bisogno di loro. Magari anche solo per un consiglio o un incoraggiamento. Probabilmente nessuno di noi quattro sarebbe diventato un musicista se non fossero esistiti i Pooh. Ci siamo messi a studiare i nostri strumenti spinti dal “buono” e dal “bello” che sentivamo uscire dagli strumenti dei Pooh. Replicare i Pooh non è facile. E’ una “equazione a otto incognite”. Infatti bisogna trovare 4 musicisti bravi che siano anche 4 bravi cantanti. Non è facile. Vediamo tante altre band che ci provano ma poi magari il cantante è uno solo oppure sono in 5 sul palco. Per carità, non vogliamo dire che sia sbagliato. Vogliamo però dare il giusto valore a chi, come noi, riesce a rispettare la vera natura del discorso musicale dei Pooh: 4 musicisti che sono anche 4 cantanti e che sanno usare bene sia gli strumenti che le voci. Il resto lo fanno le bellisime canzoni del loro vasto repertorio.
A cosa si deve il nome della vostra band?
BRENNERO ’66 è la prima canzone scritta dalla blasonata coppia “Facchinetti – Negrini”. Volevamo trovare il bandolo della matassa e seguirlo in tutto il suo dipanarsi. Ecco che ci sembrava naturale partire proprio da dove tutto è cominciato e vedere… Dove andiamo a finire!
Attualmente,  secondo voi, esiste nel  panorama musicale italiano una band  che possa eguagliare  lo straordinario percorso  musicale  dei Pooh e che possa raccogliere la loro eredità?
I Pooh sono unici e irripetibili. Nessuno mai potrà eguagliare lo “straordinario” di cui sono stati capaci. Quando si uniscono 4 persone che hanno uno scopo comune e la voglia di arrivarci insieme… ecco che la magia si compie! Oggi vediamo molto individualismo e soprattutto la fretta di fare e di consumare il momento. Magari le cose cambieranno ancora, ma per ora non ci sono i presupposti neanche per avvicinarsi al bello e al buono che ha caratterizzato il progetto portato avanti dai Pooh.
Cosa ha rappresentato per voi la  musica dei  Pooh?
La musica dei Pooh ancora rappresenta ogni momento della nostra vita. Ogni canzone ci ricorda un periodo o un fatto. E sono tutti ricordi che alla fine inducono sensazioni di benessere. A volte ci ritroviamo a sorridere da soli perché ci è venuta in mente una canzone che ci ha fatto pensare a una cosa. E da lì parte il film! E’ sempre così quando si tratta della musica dei Pooh. Tutto va sempre a finire al “buono” e al “bello”.  Lo ripetiamo perché siamo convinti sia importante! Oggi la musica dei Pooh è quello che ci tiene uniti e che ci fa macinare chilometri per andare a tenere accesa la voglia che ha il pubblico di cantare o magari solo ascoltare la loro musica. Sempre e ovunque andiamo troviamo Tanta voglia di… Pooh e siamo felici di poterla soddisfare. Ci teniamo a dire che suoniamo tutto dal vivo senza ausilio di basi o parti pre-registrate. Riteniamo sia una forma di rispetto nei confronti del pubblico, ma soprattutto verso noi stessi che abbiamo faticato molto per imparare il “mestiere”. Purtroppo non tutti la pensano così e alcune Tribute Band preferiscono affidarsi alla sicurezza delle basi registrate limitando al minimo quello che realmente danno sul palco. Speriamo che questa tendenza venga a breve termine rifiutata da agenzie e impresari o in futuro assisteremo a tristi esibizioni di fenomeni da Karaoke. Sarebbe avvilente. Viva la musica e viva l’impegno anche se costa fatica.
E per finire, dove vi si potrà ascoltare prossimamente?
Invitiamo tutti a visitare il nostro sito www.brennero66.it e anche a mettere like sulla nostra pagina facebook Brennero 66 Tribute Band Pooh dove trovate tutte le date dei nostri appuntamenti live in giro per l’Italia. Speriamo di vedervi ai nostri concerti per scambiarci emozioni e punti di vista. A presto!